COVID-19

CONOSCERLO PER SCONFIGGERLO

UN PROBLEMA MONDIALE, UNO SFORZO DI TUTTI.


Come tutti i Corpi ed Enti italiani, anche il Corpo Nazionale delle Guardie ai Fuochi si sta impegnando nella lotta contro il Covid-19.

Questo virus, subdolo e pericoloso, ha messo in ginocchio la società, l'economia e il sistema sanitario di un intero pianeta, con i risultati che tutti stiamo vedendo. Motlo è stato fatto per debellarlo, magari anche sbagliando o cercando compromessi a volte di dubbia utilità, e molto si può ancora fare. Tutti noi possiamo fare, nel nostro ambito, qualcosa di efficace, pur senza essere esperti di epidemologia o di gestione delle pandemie. Questa pagina cerca di darvi qualche informazione, presa direttamente dal sito del Ministero della Salute.

Cosa è SARS-CoV-2?  Cos'è COVID-19?


La sindrome respiratoria acuta grave Coronavirus-2 (SARS-CoV-2) è il nome dato al nuovo coronavirus del 2019. COVID-19 è il nome dato alla malattia associata al virus.

SARS-CoV-2 è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente identificato nell'uomo.

Il nuovo coronavirus è paragonabile al virus dell’influenza stagionale?


No, i virus che causano sia COVID-19 che l'influenza stagionale vengono trasmessi da persona a persona e possono causare sintomi simili, ma i due virus sono molto diversi e non si comportano allo stesso modo.

L'ECDC (il Centro Europeo per il Controllo delle Malattie) stima che ogni anno nell'UE, nel Regno Unito, in Norvegia, Islanda e Liechtenstein muoiano prematuramente tra le 15.000 e le 75.000 persone per complicanze dell'influenza stagionale. Si tratta di circa 1 persona su 1.000 infette. Nonostante il tasso di mortalità per influenza stagionale sia relativamente basso, le persone che muoiono per influenza sono molte perché ogni anno un numero elevato di persone contraggono la malattia.

A differenza dell'influenza, per COVID-19 non esiste un vaccino né un trattamento specifico. Inoltre sembra essere più trasmissibile dell'influenza stagionale. Poiché si tratta di un nuovo virus, nessuno ha un'immunità pregressa, il che significa che l'intera popolazione umana è potenzialmente suscettibile all'infezione da SARS-CoV-2.


SINTOMI


Quali sono i sintomi di una persona con COVID-19?


I sintomi di COVID-19 variano sulla base della gravità della malattia, dall'assenza di sintomi (essere asintomatici) a presentare febbre, tosse, mal di gola, mal di testa, naso che cola, debolezza, affaticamento e dolore muscolare e nei casi più gravi, polmonite, insufficienza respiratoria, sepsi e shock settico, che potenzialmente portano alla morte.

I sintomi più comuni di COVID-19 sono:

  • febbre ≥ 37,5°C e brividi
  • tosse di recente comparsa
  • difficoltà respiratoria
  • perdita improvvisa dell’olfatto (anosmia) o diminuzione dell'olfatto (iposmia), perdita del gusto (ageusia) o alterazione del gusto (disgeusia)
  • naso che cola
  • mal di gola
  • diarrea (soprattutto nei bambini).

Quando una persona è contagiosa?


Il periodo infettivo può iniziare uno o due giorni prima della comparsa dei sintomi, ma è probabile che le persone siano più contagiose durante il periodo sintomatico, anche se i sintomi sono lievi e molto aspecifici.

Si stima che il periodo infettivo duri 7-12 giorni nei casi moderati e in media fino a due settimane nei casi gravi.

Da dove vengono i coronavirus?


I coronavirus sono virus che circolano tra gli animali e alcuni di essi infettano anche l’uomo.

I pipistrelli sono considerati ospiti naturali di questi virus, ma anche molte altre specie di animali sono considerate fonti. Ad esempio, il Coronavirus della sindrome respiratoria del Medio Orientale (MERS-CoV) viene trasmesso all’uomo dai cammelli e la sindrome respiratoria acuta grave Coronavirus-1 (SARS-CoV-1) viene trasmesso all’uomo dallo zibetto.

Cosa significa che un virus muta?


Quando un virus si replica o crea copie di se stesso a volte cambia leggermente. Questi cambiamenti sono chiamati "mutazioni". Un virus con una o più nuove mutazioni viene indicato come una "variante" del virus originale.


Alcune mutazioni possono portare a cambiamenti nelle caratteristiche di un virus, come la trasmissione alterata (ad esempio, può diffondersi più facilmente) o la gravità (ad esempio, può causare una malattia più grave).


Finora sono state identificate in tutto il mondo centinaia di varianti di questo virus.

L'OMS e la sua rete internazionale di esperti monitorano costantemente le modifiche in modo che, se vengono identificate mutazioni significative,

l'OMS può segnalare ai Paesi eventuali interventi da mettere in atto per prevenire la diffusione di quella variante.

Alcune persone sono più a rischio di altre?


Le persone anziane di età superiore ai 70 anni e quelle con patologie preesistenti, come ipertensione arteriosa, problemi cardiaci, diabete, malattie respiratorie croniche, cancro e i pazienti immuno depressi (per patologia congenita

o acquisita, trapiantati o in trattamento con farmaci immunosoppressori) hanno maggiori probabilità di sviluppare forme gravi di malattia.

In caso di sintomi o dubbi a chi mi posso rivolgere?


In caso di sintomi o dubbi, rimani in casa, non recarti al pronto soccorso o presso gli studi medici ma chiama al telefono il tuo medico di famiglia, il tuo pediatra o la guardia medica. Oppure chiama il numero verde regionale.


Il nuovo coronavirus è lo stesso della SARS?


No, il nuovo coronavirus (ora denominato SARS-CoV-2 e già denominato 2019-nCoV) appartiene alla stessa famiglia di virus della Sindrome Respiratoria Acuta Grave (SARS) ma non è lo stesso virus.

Il nuovo coronavirus rilevato in Cina nel 2019 è strettamente correlato geneticamente al virus SARS-CoV-1 che provoca la SARS, emersa alla fine del 2002 in Cina. La SARS ha causato più di 8.000 casi in 33 paesi in otto mesi. Circa una persona su dieci, con SARS, è morta.

Cosa sappiamo delle varianti del virus SARS-CoV2 che preoccupano di più? Il vaccino sarà comunque efficace?


Tre nuove varianti preoccupano di più gli esperti dell'OMS e dell'ECDC:

  • Regno Unito (Variante VOC 202012/01, nota anche come B.1.1.7)
    Questa variante ha dimostrato di avere una maggiore trasmissibilità rispetto alle varianti circolanti in precedenza. Sono in corso studi aggiuntivi per valutare un'eventuale maggiore gravità della malattia, a oggi non confermata.
  • Sud Africa (Variante 501.V2)
    Dati preliminari indicano che anche questa variante possa essere caratterizzata da maggiore trasmissibilità, inferiore a quella della variante B.1.1.7, mentre al momento non è chiaro se provochi differenze nella gravità della malattia.
  • Brasile (Variante P.1)
    Gli studi hanno dimostrato una potenziale maggiore trasmissibilità o propensione alla reinfezione. Non sono disponibili evidenze sulla gravità della malattia.

Sono in corso studi per confermare l’efficacia dei vaccini su queste tre principali varianti.


Anche i bambini sono a rischio di infezione e qual è il loro potenziale ruolo nella trasmissione del virus?


I bambini sono spesso asintomatici o presentano sintomi lievi di COVID-19 e hanno un rischio molto inferiore rispetto agli adulti di sviluppare forme gravi di malattia.

Tuttavia, l’infezione in alcuni casi può comportare lo sviluppo di complicanze o forme cliniche peculiari. 

Ecco perché va comunque posta molta attenzione quando i bambini manifestano i sintomi dell’infezione, soprattutto se con meno di un anno di età e in presenza di condizioni patologiche preesistenti.
Non è ancora nota la capacità dei bambini, prevalentemente asintomatici, di trasmettere SARS-CoV-2 rispetto agli adulti.

Cosa si sa della trasmissione per aerosol?


Alcune procedure mediche possono produrre goccioline droplet molto piccole (chiamate nuclei di goccioline aerosolizzate o aerosol) che sono in grado di rimanere a lungo sospese nell'aria. Quando tali procedure mediche vengono condotte su persone COVID-19 positive in strutture sanitarie, questi aerosol possono contenere SARS-CoV-2. Le goccioline di aerosol possono potenzialmente essere inalate da altre persone se non indossano adeguati dispositivi di protezione individuale. Pertanto, è essenziale che tutti gli operatori sanitari che eseguono queste procedure mediche adottino specifiche misure di protezione respiratoria, compreso l'uso di adeguati dispositivi di protezione individuale. Nelle aree in cui tali procedure mediche vengono eseguite non dovrebbero essere autorizzati visitatori.

Sono stati segnalati focolai COVID-19 in alcuni ambienti chiusi, quali ristoranti, locali notturni, luoghi di culto e di lavoro in cui le persone possono urlare, parlare o cantare. In questi focolai, non è possibile escludere la trasmissione per aerosol, in particolare in luoghi chiusi, affollati e poco ventilati in cui le persone infette trascorrono lunghi periodi di tempo con gli altri. Sono necessari ulteriori studi per indagare su tali episodi e valutarne l'importanza per la trasmissione del virus.

MODALITA' DI TRASMISSIONE


Le persone infette quando possono trasmettere il virus?


Sulla base delle attuali conoscenze, la trasmissione del virus avviene principalmente da persone sintomatiche, ma può verificarsi anche poco prima dell’insorgenza della sintomatologia, quando sono in prossimità di altre persone per periodi di tempo prolungati. 

Le persone che non manifestano mai sintomi possono trasmettere il virus anche se non è ancora chiaro in che misura tale eventualità si verifichi: sono necessari ulteriori studi.


Per aiutare ad interrompere la catena di trasmissione è necessario limitare i contatti con persone COVID-19 positive, lavarsi frequentemente e accuratamente le mani, mantenere il distanziamento fisico di almeno un metro e indossare una mascherina.

I coronavirus e il nuovo coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona?


Sì, alcuni coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona, di solito dopo un contatto stretto con un paziente infetto, ad esempio tra familiari o in ambiente sanitario.

Anche il nuovo coronavirus, responsabile della malattia respiratoria COVID-19, può essere trasmesso da persona a persona, tramite un contatto stretto con un caso probabile o confermato.

L’infezione da nuovo coronavirus può essere contratta da un caso che non presenta sintomi (asintomatico)?


Sì, le persone infette possono trasmettere il virus sia quando presentano sintomi che quando sono asintomatiche. Ecco perché è importante che tutte le persone positive siano identificate mediante test, isolate e, a seconda della gravità della loro malattia, ricevano cure mediche. Anche le persone confermate ma asintomatiche devono essere isolate per limitare contatti con gli altri. Queste misure interrompono la catena di trasmissione del virus.

Ecco perché è sempre importante osservare le misure di prevenzione precedentemente descritte (distanziamento fisico, utilizzo della mascherina, lavaggio frequente delle mani).

Sono necessarie ulteriori informazioni per comprendere meglio la trasmissione del virus?


Sì, COVID-19 è una malattia nuova, ogni giorno sono disponibili nuove informazioni, ma rimangono ancora molti aspetti da chiarire: 

  • le diverse vie di trasmissione: attraverso goccioline droplet di differenti dimensioni, contatto fisico, fomiti e ruolo della trasmissione aerea in assenza di procedure che generano aerosol
  • la concentrazione di virus necessaria per la trasmissione
  • le caratteristiche delle persone e delle situazioni che facilitano la superdiffusione come quelli osservati in alcuni ambienti chiusi
  • la percentuale di persone infette che rimangono asintomatiche nel periodo dell’infezione
  • la percentuale di persone veramente asintomatiche che trasmettono il virus ad altri
  • i fattori specifici che determinano la trasmissione asintomatica e presintomatica
  • la proporzione di tutte le infezioni trasmesse da individui asintomatici e presintomatici.

Qual è la modalità di trasmissione del nuovo coronavirus? Come si diffonde (facilmente)?


Le attuali evidenze suggeriscono che il SARS-CoV-2 si diffonde da persona a persona:

  • in modo diretto
  • in modo indiretto (attraverso oggetti o superfici contaminati)
  • per contatto stretto con persone infette attraverso secrezioni della bocca e del naso (saliva, secrezioni respiratorie o goccioline droplet).

Quando una persona malata tossisce, starnutisce, parla o canta, queste secrezioni vengono rilasciate dalla bocca o dal naso. Le persone che sono a contatto stretto (distanza inferiore di 1 metro) con una persona infetta possono contagiarsi se le goccioline droplet entrano nella bocca, naso o occhi.

Misure preventive sono pertanto quelle di mantenere una distanza fisica di almeno un metro, lavarsi frequentemente le mani e indossare la mascherina.

Le persone malate possono rilasciare goccioline infette su oggetti e superfici(chiamati fomiti) quando starnutiscono, tossiscono o toccano superfici (tavoli, maniglie, corrimano). Toccando questi oggetti o superfici, altre persone possono contagiarsi toccandosi occhi, naso o bocca con le mani contaminate (non ancora lavate). 

Questo è il motivo per cui è essenziale lavarsi correttamente e regolarmente le mani con acqua e sapone o con un prodotto a base alcolica e pulire frequentemente le superfici.

VIRUS E MALATTIA


Altre risorse sul tema disponibili a questi link:


COME PROTEGGERSI DAL COVID


TEST, TRACCIAMENTO E QUARANTENA


MISURE DI CONTENIMENTO E VIAGGI


RIENTRO A SCUOLA


VACCINI ANTI COVID-19


La situazione attuale: i link diretti al sito del Ministero della Salute.


SITUAZIONE IN ITALIA


SITUAZIONE NEL MONDO



LE PEGGIORI FAKE NEWS RELATIVE AL COVID-19


direttamente dal sito del Ministero della Salute:


"Bufale e disinformazione sono molto pericolose quando riguardano la salute e spesso non è facile distinguerle tra milioni di informazioni.

In queste pagine facciamo chiarezza sulle fake news più diffuse, smentendole alla luce delle evidenze disponibili.

Tutte le informazioni sono verificate dagli esperti del ministero della Salute e/o dell’Istituto superiore di sanità e sono basate su evidenze scientifiche, normative, documentazioni nazionali e internazionali disponibili alla data di pubblicazione di ogni notizia."


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