Il Corpo Nazionale delle Guardie ai Fuochi è organizzato in unità di fondamentale importanza, dalle più grandi alle più piccole, unite tra loro da una catena gerarchica il più possibile chiara e lineare.
Territorialmente è suddiviso in sei Sestieri (in precedenza denominati Macroregioni) e da due Regioni autonome.
Il nome Sestiere è stato scelto in onore di Venezia, il cui simbolo è il Leone di San Marco, che rappresenta la Marina sia mercantile che militare, per le sue evidenti ragioni storiche e tradizionali marittime.
Ad esso fanno capo i Reparti con incarico di Sede di Sestiere, ai quali tocca il coordinamento dei Reparti regionali. Questi, a loro volta, si occupano di coordinare i Reparti Provinciali, a cui di conseguenza fanno capo i Distaccamenti.
Il sestiere era anticamente la sesta parte della città, ovvero una delle sei frazioni nelle quali una città poteva essere suddivisa.
Si ritrovano queste suddivisioni in diverse città italiane.
Nell'area della Laguna veneta sono divise in sestieri Venezia, Burano e
In Liguria c'erano Genova, Rapallo,
Lavagna e Ventimiglia; nell'Italia centrale Ascoli Piceno, Teramo
e Sulmona.
Anticamente erano divise in sestieri anche Firenze e Milano.
I sestieri di Creta erano invece una divisione territoriale dell'intera isola.
Analogamente, era divisa in sestieri la signoria di Negroponte, ovvero l'isola di Eubea.
Il Reparto di Sestiere è un Reparto regionale che si occupa, oltre alla gestione delle sue attività, pure del coordinamento delle unità nella sua zona di competenza. Un Sestiere ha al suo interno diverse Regioni italiane, le quali sono disposte secondo la suddivisione che viene spiegata nella pagina.
Questo Reparto quindi ha autorità anche al di fuori della sua Regione, ove è fisicamente dislocato, pur se delegando agli altri Reparti la normale gestione delle attività quotidiane.
I suoi Reparti Regionali, compresi nella sua Macroregione, si occupano di gestire la loro attività locale e di dare alla sede di Sestiere i necessari riscontri, interfacciandovisi per le questioni che necessitino di un supporto da livelli superiori.
Il Reparto di Sestiere, a sua volta, dipende direttamente dal Direttorato Nazionale, con cui si relaziona direttamente.
In via eccezionale può avere dei suoi Distaccamenti, anche se è preferibile passare per i Reparti Regionali.
ESEMPIO: il X Toscana è un Reparto regionale (con sede a Firenze), che gestisce anche i Reparti regionali delle regioni attorno. Qualora fosse necessario, potrebbe formare dei suoi Distaccamenti.
Il Reparto Regionale è organizzato in base alla posizione sul territorio, rispecchiando il ruolo della città ove ha sede.
Dislocato in un capoluogo regionale, ha autorità su tutti gli altri,aventi sede in città che possono essere, a loro volta, dei capoluoghi provinciali oppure no, nel qual caso formano un Distaccamento. In pratica: un Reparto posto in un capoluogo regionale è posto subito sotto alla sede di Sestiere, e al di sopra dei Distaccamenti presenti nella sua regione.
ESEMPIO: un Reparto posto a Firenze, città capoluogo della Toscana, gestisce tutti i Distaccamenti delle altre province (Arezzo, Lucca, ecc...), che sono posti ove sia necessario, dal grosso centro urbano tipo un capoluogo provinciale, fino al più piccolo comune.
Il Distaccamento è l'unità più piccola ma più diffusa sul suolo nazionale: è basato nelle città e nei comuni all'interno di una regione, e fa capo al Reparto di cui è diretta emanazione, in quanto sua sede secondaria.
Pertanto può dipendere sia da un Reparto Regionale, che da uno di Sestiere (cosa molto rara), facendone ad ogni effetto legale parte integrante, non avendo necessità di uno statuto autonomo.
Il Distaccamento ha i compiti più diversi, e la sua presenza è concepita per dare una concreta risposta al bisogno di reale capillarità e diffusione sul suolo nazionale.
Per operare al meglio, il suolo italiano è stato suddiviso in varie porzioni, denominate Sestieri, e due Regioni di estensione minore, per motivi di organizzazione e logistica.
L'organigramma di Corpo è il più possibile lineare.
Dal Direttorato Nazionale di Corpo (Sede Centrale, Roma) dipende la Sede Distaccata di Torino. Questa è a sua volta affiancata dall'Ufficio Commissariato e Protocollo, il cui ruolo è unico per tutto il Corpo, mantenendo la documentazione di ogni singola entità, da quella del Direttorato Nazionale fino a quella del più piccolo Distaccamento.
Alla Sede Distaccata fanno capo i Sestieri e le Regioni, dalle quali dipendono poi i relativi Reparti e Distaccamenti.
Nella pagina dedicata ai Reparti si possono vedere quelli ad oggi operativi, che essendo quelli di prima fondazione sono anche le Sedi di Sestiere.
I loro Comandanti sono detti Responsabili di Sestiere: loro gestiscono tutti i Reparti e Distaccamenti presenti nei loro confini di responsabilità, e si interfacciano col Direttorato Nazionale per ogni questione di primaria importanza.
Come spiegato dettagliatamente nei paragrafi a fianco, il Corpo adotta lo schema "dal più grande al più piccolo".
DIRETTORATO NAZIONALE DI CORPO
COMMISSARIATO DI CORPO
SERVIZIO AEREO DI CORPO
I
I
REPARTO REGIONALE (SEDE DEL SESTIERE)
I
I
REPARTO REGIONALE (DI CAPOLUOGO REGIONALE)
I
I
DISTACCAMENTO (presente nelle province delle regioni)
Per contattare un Reparto, si può usare la pagina Contatti.
Nel diagramma è evidenziato in modo semplificato quello che è lo schema organizzativo di Corpo.
Dal Direttorato dipendono i 6 Sestieri (di cui solo 2 in figura), gestiti ognuno da un Reparto di Sestiere.
Questo a sua volta è il diretto superiore dei Reparti Regionali e dei loro eventuali Distaccamenti, ove ve ne siano, solitamente dislocati nelle varie province.
Allo stesso modo è il diretto superiore dei suoi propri Distaccamenti, come già evidenziato a lato.
Lo stesso vale per le 2 Regioni Autonome (una in figura).
I Reparti con valenza di Sede di Regione sono i diretti superiori dei Reparti Regionali, a loro volta provvisti dei loro eventuali Distaccamenti.
Non si considera la Provincia, per evitare eccessive frammentazioni all'interno di una singola Regione già Autonoma, al contrario dei più estesi Sestieri.
Queste due immagini intendono dare l'idea della struttura del Corpo Nazionale delle Guardie Ai Fuochi, relativamente alla sua organizzazione gerarchica ed alla disposizione dei Sestieri di competenza.
Queste, per una maggiore aderenza operativa alle esigenze nazionali, sono state stabilite ricalcando il concetto dei "bacini di traffico" ENAC, ovvero quelle grandi zone i cui aeroporti risentono di importanza particolare. Il competente ufficio del Corpo, le cui competenze antincendio sono mirate anche a poter stabilire una presenza costante sugli aeroporti, ha pertanto ritenuto sovrapporre la propria suddivisione a quella già in essere da parte ENAC, per poter assegnare, in futuro, l'eventuale gestione dei servizi aeroportuali ai Reparti relativi che verranno formati.
Fa eccezione la presenza, per motivi interni, delle Regioni Autonome Campania e Sardegna, comunque dipendenti dal Direttorato.
La disposizione dei "bacini di traffico" , cui l'ufficio di Corpo si è ispirato appunto per stabilire i confini degli attuali Sestieri, è di pubblico dominio, in base al D.P.R. 201/2015, ed è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale N.294 del 18-12-2015.
All'interno dei Sestieri, come spiegato sopra, ci sono i Reparti e Distaccamenti, visibili nel menù oppure a questa pagina.
Allo stesso modo anche le Regioni Autonome (Campania e Sardegna) comprendono i relativi Reparti e Distaccamenti.