Il Corpo Nazionale delle Guardie ai Fuochi è dotato, come tutti i Corpi ed Associazioni presenti in Italia e nel mondo, di una sua uniforme.
Logicamente deve rispondere a caratteristiche ben precise, non dare adito a confusione con quelle di altri Enti, Corpi o Istituzioni, essere immediatamente visibile e deve rappresentare degnamente il Corpo ed i suoi valori. Indossarla non è un gioco od una qualche forma di potere: è un onore, un diritto e una grande responsabilità, tanto verso il Corpo stesso quanto verso il Paese, i cittadini ed il mondo.
Chi ne voglia abusare non ne è degno, come non è degno di NESSUNA uniforme, e chi voglia "giocare ai soldatini" non possiede lo spirito giusto per poterla indossare.
Il Corpo Nazionale delle Guardie ai Fuochi veste un'uniforme di origine chiaramente marittima, in ossequio alla sua storia e tradizione.
Questa deve rispettare standard ben precisi, sia per motivi di rappresentanza che di uso pratico. Le uniformi da fatica sono blu navy, mentre quelle formali riprendono i tradizionali tipi e colori marittimi (blu per quelle invernali, kaki e bianco per quelle estive). i DPI seguono le normative vigenti.
Per questi motivi l'uniforme di Corpo si basa, nella foggia e in parte nei suoi fregi e segni distintivi, su quella della Marina Mercantile: ad esempio non si portano le stellette sul bavero, ma le ancore civili (il Corpo non è una Forza Armata, quindi il personale non è militare), il trofeo sul copricapo è analogo a quello della Marina Mercantile, e le mostreggiature vanno ad identificare chiaramente il Corpo, differenziandolo dalle altre realtà civili e militari, con l'aggiunta ad esempio dei colori di Corpo nei dettagli e particolari degli stessi, in modo tale da non dare adito a sbagli, confusione, o peggio a dei veri abusi.
Infatti non è un'uniforme statale, ma di un Corpo volontario.
Le immagini qua presenti, gentilmente concesse dai rispettivi proprietari, servono a dare l'idea generale dell'uniforme del Corpo. Attualmente il Capitolato dell'Uniforme è in una fase di revisione e razionalizzazione, che porterà ad una sua versione definitiva, in tempi adeguatamente brevi.
Nel nuovo Capitolato si troveranno pertanto tutti i nuovi fregi, gradi, simboli distintivi e descrizioni dell'uniforme di Corpo, che, si ribadisce, NON E' UN'UNIFORME MILITARE.
Ovviamente il porto dell'uniforme è soggetto anche a limiti di carattere temporale, in special modo relativi all'ordinaria e a quella di servizio qua illustrate.
l'ordinaria invernale, così come quella di servizio invernale (diversa nel taglio) si porta nel periodo dal 4 novembre di ogni anno in corso, fino al 2 giugno dell'anno successivo.
l'uniforme di servizio estiva bianca o kaki, invece, si porta nel periodo tra il 3 giugno e il 3 novembre dell'anno in corso.
Per l'Uniforme di Servizio Estiva Kaki S.E.K. si ringrazia l'Ufficio Storico della Marina Militare.
Per le altre immagini si ringrazia l'Accademia della Marina Mercantile Italiana.
Tutte le immagini sono usate su loro esplicita autorizzazione, e la proprietà intellettuale è comunque dei rispettivi proprietari sopracitati.
Come già detto, servono per un'idea di base dell'uniforme di Corpo, che si differenzia nei dettagli caratteristici di fregi e mostreggiature, tutti regolarmente registrati e depositati.