LA NORMATIVA ITALIANA DEL TERZO SETTORE
Il Corpo Nazionale delle Guardie ai Fuochi, essendo un Organo di Volontariato (ODV) ed Ente di Terzo Settore (ETS), ricade sotto tutta una serie di leggi, decreti e delibere che ne regolano l'operatività, l'inquadramento legale, quello fiscale, e così via.
Sicuramente non è facile districarsi tra tutte queste regole, ma è comunque fattibile, per il Corpo come per tutte le altre Associazioni il cui scopo è la tutela verso il cittadino e il Paese. Il risultato è visibile a tutti: ogni giorno i volontari delle varie Associazioni sono presenti senza esitazione, per prestare il loro servizio a favore della collettività.
Esattamente quello che fa anche il Corpo Nazionale delle Guardie ai Fuochi, solo grazie al costante impegno dei suoi arruolati.
Uomini e donne del Corpo, che, arruolatisi spontaneamente nei vari Reparti e Distaccamenti, donano il loro tempo e la loro fatica senza chiedere nulla in cambio, se non proprio solo la soddisfazione del loro operato.
La lista aggiornata con i link ai relativi argomenti, direttamente dai siti ufficiali.
Il Decreto Legislativo n. 117 del 3 luglio 2017 è il nuovo Codice del Terzo settore che riordina e revisiona le leggi vigenti sugli enti del Terzo settore, sulle associazioni di promozione sociale e sulle organizzazioni di volontariato. Dal Supplemento Ordinario n. 43 alla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 179 del 2 agosto 2017
Nuova disciplina dell’impresa sociale
Il Decreto Legislativo n. 112 del 3 luglio 2017 riguarda la revisione della disciplina in materia di impresa sociale. Dalla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 167 del 19 luglio 2017
Il Decreto Legislativo n. 111 del 3 luglio 2017 regola l’istituto del cinque per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche. Dalla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 166 del 18 luglio 2017
Il Decreto Legislativo n. 40 del 6 marzo 2017 istituisce e disciplina il servizio civile universale. Dalla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 78 del 3 aprile 2017
Legge di delega al Governo per l’avvio della riforma del Terzo settore
Nella Legge n. 106 del 6 giugno 2016 il Parlamento indica le disposizioni in base alle quali il Governo, con successivi decreti legislativi, provveda al riordino e alla revisione delle leggi sugli enti del Terzo settore, mediante la redazione di un apposito Codice, alla revisione delle norme sull’impresa sociale e all’istituzione del servizio civile universale. Dalla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 141 del 18 giugno 2016
Disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo.
Legge nazionale sulle cooperative sociali: sia quelle finalizzate alla gestione di servizi socio - sanitari ed educativi (cooperative di tipo A), sia quelle per lo svolgimento di attività diverse (agricole, industriali, commerciali o di servizi) finalizzate all'inserimento di soggetti svantaggiati (cooperative di tipo B).
Decreto Legislativo n. 460/1997
Decreto nazionale di riordino della disciplina tributaria degli enti non commerciali e delle organizzazioni senza fini di lucro: con questo Decreto viene introdotta, nel terzo settore, la categoria fiscale delle ONLUS (organizzazioni non lucrative di utilità sociale) con specifiche agevolazioni di natura fiscale.
Legge nazionale per la realizzazione del sistema integrato di interventi e politiche sociali e socio-sanitarie. Si passa all'adozione del metodo della pianificazione concertata degli interventi (tra pubblico e privato sociale, in particolare coinvolgendo gli enti del terzo settore), con l'obiettivo specifico di disegnare il sistema integrato di interventi e servizi sociali e di definire i livelli essenziali di assistenza.
Decreto Presidente Repubblica n. 361/2000
Disciplina le modalità con cui le fondazioni e le associazioni possono divenire "riconosciute": l'associazione riconosciuta è persona giuridica con propria autonomia patrimoniale.
Legge nazionale sulle associazioni di promozione sociale (associazioni con finalità di utilità sociale con attività rivolte prevalentemente a beneficio dei soci).
Riforma della Costituzione della Repubblica Italiana (Legge costituzionale n. 3/2001)
Con la riforma del Titolo V è stata riordinata la distribuzione della competenza legislativa tra Stato e Regioni e, soprattutto, con l'art. 118 è stato costituzionalizzato il principio di "sussidiarietà orizzontale" in base al quale Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli o associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale.
Decreto Legislativo n. 155/2006
Disciplina dell'impresa sociale: qualifica che può essere acquisita dalle organizzazioni private, ivi comprese gli enti di cui al libro V del Codice civile, che esercitano in via principale un'attività economica organizzata al fine della produzione e dello scambio di beni o servizi di utilità sociale, diretta a realizzare finalità di interesse generale.
VOLONTARIATO NAZIONALE: in questa lista si riportano le leggi e i decreti validi su tutto il territorio nazionale.
Legge nazionale concernente la disciplina delle organizzazioni di volontariato e del volontariato, definito come attività prestata in modo personale, spontaneo, gratuito, tramite l'organizzazione di cui il volontario fa parte, senza fini di lucro anche indirettamente ed esclusivamente per fini di solidarietà.
Decreto Ministero Industria 14 febbraio 1992
Stabilisce l'obbligo per le organizzazioni di volontariato di assicurare i propri aderenti, che prestano attività di volontariato, contro gli infortuni e le malattie connessi allo svolgimento dell'attività stessa, nonché per la responsabilità civile per i danni cagionati a terzi dall'esercizio dell'attività medesima.
Decreto Ministero Finanze 25 maggio 1995
Criteri per l´individuazione delle attività commerciali e produttive marginali svolte dalle organizzazioni di volontariato.
Decreto Ministero del Tesoro 8 ottobre 1997
Modalità per la costituzione dei fondi speciali per il volontariato presso le Regioni al fine di istituire i Centri di servizio per le organizzazioni di volontariato, con la funzione di sostenerne e qualificarne l'attività.
Decreto Presidente Repubblica n. 194/2001
Regolamento recante nuova disciplina della partecipazione delle organizzazioni di volontariato alle attività di protezione civile.
VOLONTARIATO REGIONALE: in questa lista si riportano leggi e delibere del Lazio, ove ha la sua sede centrale il Dipartimento di Corpo.
Legge nazionale concernente la disciplina delle organizzazioni di volontariato e del volontariato, definito come attività prestata in modo personale, spontaneo, gratuito, tramite l'organizzazione di cui il volontario fa parte, senza fini di lucro anche indirettamente ed esclusivamente per fini di solidarietà.
Deliberazione di Giunta Regionale 351/2006
Definisce le modalità di presentazione di richieste di contributi, da parte delle organizzazioni di volontariato alla Regione Lazio. La Regione Lazio può concedere tali contributi in base a quanto previsto dalla Legge Regionale 29/1993.
Delibera Giunta Regionale del Lazio n. 9436 del 1995
Direttive per l'istruttoria delle domande di iscrizione nel Registro Regionale delle organizzazioni di volontariato.